mercoledì 21 novembre 2012

Sogno della settimana: sistemisti, ministri del lavoro, morti e cinepanettoni

Essendo una persona pesante il mio sogno non può che cominciare con un telegiornale, la cui notizia principale riguarda un sistemista ferito gravemente mentre migrava un server; a darmi la notizia è mia mamma, chiedendomi di stare attento sul lavoro...

Salto temporale ed io mi ritrovo effettivamente al lavoro: una specie di cantiere edile (ma con qualche strana relazione con un'università) nel quale svolgo il lavoro...di sistemista; tempo di capire dove mi trovo ed ho subito uno scontro con la direttrice della baracca: una signora cinquantenne dai tratti praticamente identici a quelli di Elsa Fornero: motivo dello scontro la mia richiesta di valorizzare maggiormente chi lavora per lei, visto che sarebbe nel suo interesse avere dipendenti contenti e produttivi.

Lei non la prende bene, inizia ad ingigantirsi ed il suo volto si trasforma in una maschera di rabbia: il cielo diventa scuro ed iniziano a scatenarsi lampi e tuoni. Io, da coraggioso quale sono, tento la fuga in macchina: peccato che degli impulsi elettromagnetici spengano la mia macchina. Impreco ed in qualche modo questa riparte a gran velocità.


Sto per salire su un ponte in stile Brooklyn quando avviene un cambiamento importante nel sogno: passo dall'essere protagonista al diventare regista. L'attrice principale è una ragazza che, giunta a metà del ponte, precipita su una baraccopoli che si trova sotto di esso.

La giovane viene salvata da un poliziotto ormai prossimo alla pensione che si appassiona a questo caso. Quale caso vi starete chiedendo voi? Ecco, bella domanda...nel sogno si intuiva solamente che l'incidente era stato causato da qualcuno che voleva far fuori la ragazza. Beh, dicevo il poliziotto si appassiona alla questione e scopre che i mandati del tentato omicidio sono due gemelli, uno bianco, l'altro nero (con dei rasta).

I due confessano immediatamente ma, per evitare qualsiasi conseguenza, si avvicinano alla ragazza e...si fondono (e per fusione non intendo proprio la fusione che facevano i protagonisti di Dragonball), generando...due bambini (bianchi) di circa un anno ciascuno.

Il finale è ancora più emblematico: il poliziotto e la ragazza non ci sono più, in compenso ci siamo io e mio papà che guardiamo perplessi mia mamma mentre mette sulle spalle di Christian de Sica e Massimo Boldi i due bambini.

Nessun commento: