Tirana. Ho già dedicato un post alla capitale dell'Albania quindi non mi dilungherò troppo. È la città più grande ed è quella meno caratteristica, se si escludono i venditori di pannocchie agli incroci principali. Punto di snodo verso il resto dell'Albania, offre: una piazza che porta il nome dell'eroe nazionale (Skanderbeg), una moschea (Kulla e Sahatit), un museo (Muzeu Historik Kombëtar), una chiesa (Orthodox Church of the Holy Evangelist) ed un parco con un lago artificiale (Tirana Park). Ah, e la famosa piramide. In una giornata dovreste farcela senza problemi.
Berat. Più a Sud rispetto Tirana, Berat è una delle due città albanesi patrimonio dell'UNESCO. La caratteristica principale di questa città dell'entroterra è il vecchio centro storico, costruito ai piedi di una piccola collina. Le strette stradine che si snodano tra case bianche con grandi finestre e tetti di pietra si prestano a piacevoli passeggiate ed offrono ottimo materiale per scatti scatti fotografici, soprattutto quando il sole tramonta dietro le montagne. Sulla cima della collina si trovano i resti di una delle fortezze più grandi d'Europa: all'interno delle sue mura erano state costruite decine di chiese e ben due moschee, alla faccia dell'integralismo; purtroppo, attualmente, di queste ultime non restano che le macerie e solo poche chiese sono rimaste in piedi. Per visitarne gli spazi interni vi suggerisco di ingaggiare una delle guide che troverete all'ingresso della fortezza.
Gjirokaster. Altra città patrimonio dell'UNESCO, Gjirokaster ha dato i natali al dittatore Enver Oxha ed a Ismail Kadaré, uno degli scrittori albanesi più famosi. La città è caratterizzata da una parte nuova (ai piedi della collina) e da una vecchia (sulla collina); nella parte vecchia si trovano edifici simili a quelli già visti a Berat ed una fortezza di cui si può visitare la parte esterna (ed un museo all'interno). Se non si fosse capito, Gjirokaster non mi è piaciuta: secoli di storia a parte, quello che ha da offrire (visivamente) non mi ha colpito particolarmente.
Sarande. Quella che molti indicano come la Rimini/Riccione dell'Albania è una cittadina affacciata sul mare, ricca di palazzi, hotel e turisti. Di Sarande ho visitato solo il lungomare (cercando un ostello) e la zona in cui arrivano/partono i bus/furgon. Ho apprezzato molto la vista che si gode dal castello posto in cima alla collina della città: ci sono un ristorante (costoso) ed un piccolo faro. Se volete scattare foto, andateci all'alba o al tramonto: se siete fortunati vedrete anche l'isola di Corfù.
Himare. Assieme a Dhermi è considerata una delle mete di mare migliori dell'intera Albania: confermo la sua fama. Il mare è azzurro, l'acqua è pulita e c'è l'imbarazzo della scelta per quanto riguarda le spiagge: si può optare per quella in città oppure ci si può spostare un po' per raggiungere quella di Llaman o di Livadi. A breve distanza da Himare si trova anche Porto Palermo con la sua omonima spiaggia ed il castello di Ali Pasha.
Località bonus: Ksamil. Questa piccola cittadina è la dimostrazione che l'uomo può rovinare un paesaggio meraviglioso: nel mare limpidissimo, infatti, si specchiano palazzine dal dubbio stato legale, qualche sacchetto dell'immondizia, strade non asfaltate ed un abusivismo edilizio che, quando viene punito, lascia ben in evidenza le rovine degli edifici abbattuti. Le tre isolette che si trovano di fronte alla costa sono state deturpate da attracchi per le barche a motore, un bar/ristorante e un'infinità di sdraio/ombrelloni. Nonostante questo, se siete da quelle parti, magari sulla via di ritorno da Butrint, fermatevi qualche ora: noleggiando un kayak o un pedalò potrete godervi appieno quello che Ksamil ha da offrire.
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