"Sceglie di tenere la busta o accetta il premio del Comitato?", soleva dire Giancarlo Magalli durante la trasmissione I fatti vostri. "La uno, la due o la tre?" chiedeva sprezzante Mike Bongiorno.
"Mai dire Banzai" ci ha insegnato che, anche quando non legate alle parole, le scelte sono importanti: ricordate quanti concorrenti si sono schiantati contro le finte porte? |
La scelta di cui vorrei parlare oggi, in particolare, è legata all'ambito lavorativo. Lasceremo perdere discorsi sulla scelta della carriera, sulla scelta del proprio percorso professionale. Sono questioni personali, che variano troppo da persona a persona. Quello che vorrei fare oggi è indicare tre regole, scientifiche, da seguire per risolvere correttamente una scelta ben specifica.
La scelta a cui mi riferisco è la seguente: in ufficio, quale bagno scegliere quando, mentre entriamo, un collega si accinge ad uscire?
Come prima cosa direi che se il nostro bisogno fisico è realmente impellente, non dovremmo perdere tempo nella scelta: il primo cesso libero sarà quello giusto. In caso contrario direi che sia il caso di affidarci ai sensi e ad un piccolo pizzico di astuzia.
Ecco i miei tre suggerimenti.
- Osserviamo le luci. Nel caso si tratti di luci temporizzate, preferiremo i bagni in cui la luce è spenta (quelli liberi con la luce accesa, chiaramente, saranno stati utilizzati recentemente).
- Annusiamo l'interno di ciascun bagno. Quello che puzza di merda o piscio andrà chiaramente escluso.
- Controlliamo che ci sia carta igienica sufficiente. Ricordatevi che pulirsi con le dita e spalmarle successivamente contro il muro non è accettabile.
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