mercoledì 5 dicembre 2007

Return of the Nerd - backstage

Non me ne abbiate, ma stare a ripetere tutta la storia dell'amore tra me ed il mio PNX spont può diventare logorante perciò, per soddisfare le richieste di tutti voi (!?) ecco un breve riassunto di quanto accaduto. Ovviamente ringrazio ( nuovamente ) chiunque si fosse interessato a me.
  • Sabato 1 dicembre, ore 1.15 am: inizio ad accusare forti dolori al petto mentre chiacchiero in un pub. I dolori proseguono ed io inizio a temere un infarto , un buffer overflow o un DDoS.
  • Ore 2.00 am: il pub chiude ed io esco con i miei amici, spero che un po' di aria fresca mi faccia star meglio. Sbaglio e ad ogni passo mi manca sempre più il respiro.
  • Ore 2.15 am: dopo le rassicurazioni dei compagni di camminata ricevo un passaggio fino alla mia macchina e procedo spedito verso casa. Il dolore si acuisce ad ogni buca.
  • Ore 2.30am: sono a casa ed i geni degli antenati dell'homo sapiens prendono il sopravvento...il dolore mi impedisce di stare con la schiena dritta. Mi siedo sul divano ma dopo qualche minuto chiedo a mio papà di accompagnarmi in ospedale
  • Ore 2.45 am: arrivo in ospedale, mi presento all'accettazione e vengo invitato a sedermi.
Passano circa due ore in cui il dolore svanisce progressivamente ed io decido di tornare a casa ( visto che stavo bene e non mi avevano ancora chiamato ). Arrivo a casa e vado a dormire.
  • Ore 8.00 am: mi sveglio. Il dolore al petto / cuore è svanito, in compenso comprendo che qualcosa non va quando mi accorgo che il mio torace si comporta come se fosse schiacciato da qualche sacco di cemento di troppo. Chiamo il cognato dottore e torno in ospedale.
  • Ore 9.00 am: dopo una lastra e qualche esame di controllo scopro di avere un pneumotorace spontaeo al polmone sinistro. Mi accomodo sul lettino e nel giro di 15 minuti vengo anestetizzato e mi viene infilato un tubo tra le costole diversi centimetri sotto l'ascella: l'aria che pressava il mio polmone esce liberamente ed io torno a respirare.
  • Ore 10.00 am: ricovero in ospedale.
Dopo tre giorni passati quasi sempre a letto con un tubo tra le costole ed una damigiana di acqua distillata ( drenaggio ) ai miei piedi vengo finalmente liberato nella giornata di ieri.

Domani parlerò del perchè sia accaduto a me e non a Patrick Bateman.

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