mercoledì 26 giugno 2013

Fare i colloqui non mi piace

Fare i colloqui non mi piace. Non mi piace dover valutare una persona in 15 minuti perché a volte quei 15 minuti sono quelli di cui parlava Andy Warhol ed allora non capisci se chi hai davanti sia effettivamente chi dice di essere.

Fare i colloqui non mi piace anche perché sono naturalmente portato a giudicare le persone quando non dovrei ma quando invece mi si richiede di dare un giudizio obiettivo/lavorativo smetto di fare il sapientino sbruffone e mi faccio prendere da strani ragionamenti come "l'insicurezza di questa persona, magari, è solo legata alla timidezza e poi c'è crisi nel mondo del lavoro...forse dovrei darle una possibilità".


Che poi, anche l'amico J.C. dice sempre che saremo misurati con la misura con cui noi misuriamo. Ed io, di essere misurato, un po' di paura ce l'ho.

Eh no, tu non avevi di questi problemi. Tu eri il figlio di Dio e te ne fregavi di fare colloqui: entravi in sinagoga e ti mettevi a spiegare. Prova a farlo ora in un ufficio di un'azienda di consulenza e poi ne riparliamo. A proposito, ti ho fatto richiesta su LinkedIn.


Valutare una persona in 15 minuti è come decidere con chi fidanzarti avendo solo 15 minuti. Cucini bene? Di notte russi? Cosa fai nel tempo libero? Ad igiene personale come stiamo messi? Sei fedele? Girati, fammi un po' vedere com'è il culo...

Ci puoi anche azzeccare ma alla fine è sempre una scommessa: ti può andare bene o ti può andare male. Puoi affidarti al tuo intuito o alla tua esperienza ma questi non sono metodi oggettivi per valutare qualcuno. E a volte resti fregato.

Alla fine, dopo questi quindici minuti trascorsi tra dubbi e il tentativo di elaborare domande sensate, torni in ufficio ed incroci lo sguardo con il tuo responsabile.

responsabile: "Allora? Com'è andata?"
esaminatore: "Mmm, sembra interessata e competente...credo potrebbe andare bene...ha un po' di competenze di x, qualche conoscenza di y..."
responsabile: "Sì, vabbè...ma il culo com'è?"

3 commenti:

Emanuele Sangregorio ha detto...

Nella vita un po di culo ci vuole.

chiara ha detto...

Dove lavoravo prima mi hanno fatto fare alcuni colloqui. Inutile dire che, se nella vita di tutti i giorni ho uno spiccato senso del giudizio acido contro tutto e tutti (in primis contro me stessa, ovviamente), in quelle occasioni la pietas si impadroniva di me...avrei assunto tutti
(tranne uno, che l'avrei veramente preso a calci nel culo...altro che osservarglielo!).

ps: che scandalo comunque voi! :-)

depaloan ha detto...

@Emanuele: in questo caso, in senso letterale

@Chiara: sembra essere una sorta di contrappasso dantesco: malvagi quotidianamente, facilmente "corrompibili" durante i colloqui