martedì 18 giugno 2013

L'uomo che aspetta. E sorride.

Credo ci sia un uomo che ci osserva. Capelli grigi, non molto alto, un sorriso accennato che dona tranquillità al volto. Raramente l'ho visto utilizzare i mezzi pubblici ma ogni volta che lo noto si trova in prossimità di essi.

Oggi l'ho visto in metropolitana: era fermo sulla banchina e guardava dritto davanti a sé, pensando di passare inosservato ai miei occhi. Io però stavo fissando le persone che non erano riuscite a salire sul convoglio e l'ho notato. Lui ovviamente ha incrociato lo sguardo con il mio ma ha fatto finta di non vedermi. Ha continuato a guardare dritto. E sorridere.


Qualche settimana fa si trovava nella fermata del bus opposta rispetto quella che prendo io. Come ho già detto, lui non prende quasi mai i mezzi: lascia che questi passino davanti a lui come se nulla fosse. Avrei voluto attendere per vedere come e quando se ne sarebbe andato ma non potevo permettermi di far tardi in ufficio. Non avrebbero accettato la mia spiegazione al ritardo.

Qualche anno fa era più dinamico. Sulla banchina dei treni (stazione FS di Rho) non teneva lo sguardo fisso ma lo lasciava scorrere sui pendolari. Spesso prendeva anche il treno. Sceglieva quei momenti in cui i treni non sono né troppo pieni né troppo vuoti. A me, comunque, piace quando i treni non sono né troppo pieni né troppo vuoti: puoi osservare le persone senza sentirle troppo vicino a te. Tornando a lui: saliva, teneva un libro sotto braccio e, guardando fisso davanti a sé, sorrideva.

Non sono mai riuscito a leggere il titolo del libro. Uso il singolare perché credo si trattasse sempre dello stesso libro. Non penso si trattasse di un libro moderno o di una ristampa "commerciale": la copertina era priva di immagini ed il dorso riportava il titolo del libro e l'autore (quest'ultimo scritto con caratteri più piccoli).

Magari quel libro non aveva nemmeno un titolo sensato. Magari non era nemmeno un libro. Magari si trattava solo di un oggetto per fare in modo che lui passasse inosservato, che si mescolasse senza difficoltà con gli altri pendolari lettori.

Non so se dopo aver esposto pubblicamente la sua esistenza lui continuerà a mostrarsi in pubblico. Io vi terrò informati, nel caso si manifesti ancora. Voi potreste fare lo stesso? È una persona sorridente, non credo possa fare del male.

2 commenti:

Emanuele Sangregorio ha detto...

Sei troppo inquietante. mi piace.
Non potrebbe anche essere che in realtà siamo noi stessi che a turno veniamo posseduti dallo spirito del tizio brizzolato per autogiustificarci a vicenda la nostra paranoia?

depaloan ha detto...

No, io sono indeciso tra due ipotesi:
-che lui sia solo frutto della mia fantasia
-che lui sia una sorta di guardiano dell'umanità (o comunque di un parte)